Un’associazione ha raccolto le testimonianze
di terribili abusi e violenze – Un rapporto dell’associazione che difende i
diritti umani Khwendo Kor, “casa delle sorelle” in lingua pashtu, finanziato
dalle Nazioni Unite, racconta gli orrori a cui sono sottoposte le donne nei
distretti tribali pashtun nel nord-ovest del Pakistan. I risultati della
ricerca sono stati pubblicati oggi dal quotidiano The Express Tribune.
Le operatrici dell’associazione hanno raccolto le
testimonianze delle donne che vivono nei campi profughi allestiti dai militari
per gli sfollati dalle aree teatro di scontri tra ribelli islamici ed esercito
pakistano. Ne emerge una condizione femminile allarmante: prestazioni sessuali
estorte in cambio di cibo, violenze, matrimoni forzati e delitti d’onore. In
questi campi, le donne sole, vedove o nubili, diventano le vittime privilegiate
di ogni abuso maschile.
L’indagine contiene innumerevoli testimonianze di
violenze gratuite, come quella di una ragazza che ha raccontato che un gruppo
di talebani hanno tagliato il seno a una donna che stava allattando e hanno
costretto le donne presenti a mangiarne i pezzi.
La cosiddetta Federazione di aree tribali (Fata),
situata lungo il confine con l’Afghanistan e considerata la roccaforte del
terrorismo islamico internazionale, è un’area caratterizzata da una profonda
arretratezza economica e dalla presenza di folti gruppi talebani. Qui le donne
non hanno diritto né alla proprietà né a rivolgersi ad un tribunale e gli abusi
maschili sono ben radicati nella mentalità tradizionale.
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