Il racconto
è costituito da una trama, cioè l’ossatura fondamentale della storia che si
sviluppa nelle sequenze. La sequenza 
è una parte di racconto che rivela unità di tempo, luogo, azione,
contenuto.
Le
sequenze: narrano, descrivono, esprimono giudizi o riflessioni dei personaggi,
esprimono giudizi e riflessioni dell’autore. 
Per
individuare il passaggio da una sequenza all’altra esistono dei segnali
indicatori:
a)     
introduzione o nascita di un personaggio;
b)     
cambiamento di luogo;
c)     
cambiamento di tempo;
d)     
cambiamento di modalità del testo: passaggio dalla
narrazione alla descrizione, al dialogo.
Tra una sequenza e l’altra ci deve essere una differenza
di contenuto (a,b,c) o di forma (d).
Il racconto si sviluppa attorno ai personaggi.   I personaggi possono essere analizzati
secondo:
-        
aspetto;
-        
comportamento;
-         
sentimenti, carattere.
In base al ruolo che i personaggi hanno nella storia si
possono cogliere le relazioni, cioè i rapporti che hanno tra loro. Si
possono individuare:
a)     
relazioni positive: amore, collaborazione;
b)     
relazioni conflittuali: scontro, contrapposizione;
c)     
relazioni di indifferenza: i personaggi agiscono
vicini senza avere relazioni.
Il racconto può essere narrato:
-        
dal protagonista;
-        
da un personaggio marginale;
-        
da un narratore esterno che sembra sapere e vedere ogni
fatto, ogni evento. 
Per analizzare un racconto si devono cogliere:
a)     
le caratteristiche dei luoghi;
b)     
la dimensione temporale come successione o durata.
I personaggi sono l’elemento fondamentale del
racconto, oltre i personaggi possono avere un ruolo importante: oggetti,
animali, elementi del paesaggio. Oltre le relazioni tra personaggi è importante
cogliere l’evoluzione psicologica e le trasformazioni interiori.
I luoghi.  Per analizzare i luoghi occorre (oltre
all’individuazione):
-        
distinguere se reali o immaginari;
-        
enucleare ciò che li caratterizza;
-        
riflettere sulle modalità di presentazione:
1.     
esauriente e dettagliata;
2.     
con annotazioni esplicite riportate dall’autore;
3.     
senza nessuna informazione diretta per cui i luoghi
vanno dedotti.
-        
esaminare il ruolo della descrizione che può:
1.     
introdurre le vicende;
2.     
interrompere la successione degli eventi;
3.     
riflettere e rispecchiare la psicologia dei
personaggi.
I tempi.
L’analisi dei tempi di una storia riguarda:
-        
l’ordine degli avvenimenti narrati che può:
1.     
essere cronologico, seguire la successione temporale
reale;
2.     
anticipare fatti futuri;
3.     
ricordare eventi passati.
-        
la durata degli avvenimenti. Per esaminare la durata
degli avvenimenti occorre riflettere sul rapporto tra tempo del discorso e
tempo della storia. Il tempo della storia è il tempo della durata reale degli
avvenimenti, il tempo del discorso è il tempo della narrazione. Si possono
verificare tre tipi di rapporto tra i due diversi tempi:
1.     
il tempo del discorso è più breve di quello della
storia, narratore che riassume;
2.     
il tempo del discorso è uguale a quello della storia,
dialoghi;
3.     
il tempo del discorso è più lungo di quello della
storia, il narratore sospende il racconto per lunghe riflessioni o descrizioni.
 
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