Gli alunni ascolteranno la lettura dell'insegnante e poi risponderanno alle domande.
DANIELE E IL SUO CORPO
Mario Lodi
A tutti i bambini piace correre. Ma come Daniele non c’è nessuno. A lui piace correre, saltare fossi, rotolarsi per terra, arrampicarsi sugli alberi come una scimmia, fare una ruota col corpo.
Vicino al suo paese, c’è un parco grandissimo aperto a tutti. È lì che lui si scatena correndo liberamente in mezzo agli alberi, sui viottoli¹, le stradine e i prati.
Quando corre è come un cavallo pazzo: immagina di scavalcare colline e montagne, di saltare fiumi e vallate, come il vento. Il suo corpo è agile e forte, però a volte si stanca, vorrebbe riposare un po’. Ma Daniele non l’ascolta: anche se i polmoni respirano con affanno, il cuore batte fortissimo e le gambe fanno male, Daniele non si ferma: corre, corre, corre sempre più forte.
Una mattina di sole, nel parco, Daniele si mette a correre, anzi a volare, perché gli pare proprio di avere le ali ai piedi². Corre per due ore e non è ancora stanco. Corre altre due ore ed è come se avesse appena iniziato. Il suo corpo non dà alcun segno di stanchezza. Meglio così, pensa. Passa davanti a un chiosco e sente odor di pizza. Si ferma per mangiare e bere qualcosa. Ci sono altri due che attendono e il barista li serve. Quando tocca a lui, ordina: - una pizza! – ma il barista è come se non lo sentisse e non lo vedesse. Daniele ci resta male. Ripete: - una pizza! – ma quello nemmeno si volta. E’ arrabbiato e meravigliato. Che succede? Si allontana e dice: - Agli altri bada e a me no, perché sono un bambino. Non è giusto!
- Invece sì – gli obietta³ qualcuno da dietro.
Si volta e non vede nessuno. Ci sono solo gli alberi e il prato.
- Bah, si vede che me la sono immaginata, quella voce!
- Non te la sei immaginata. È la nostra voce – dicono gli alberi. Daniele resta di stucco4.
Gli alberi gli spiegano il mistero; - il barista non ti dà la pizza perché non ti vede. Noi sì, ti vediamo, gli altri no.
- Questa è bella! – dice Daniele. – E si può sapere perché? –
- Perché non hai più il corpo!_-
In quel momento arrivano dei ragazzi, e Daniele chiede loro: - per favore, mi dite che ora è? –
Ma quelli gli passano vicino e no rispondono.
- Non ti hanno visto – spiega il pioppo. – Sei invisibile – aggiunge il platano.
- Solo noi alberi ti vediamo, e nessun altro – conferma il gelso.
Allora Daniele grida: - Il mio corpo dov’è? –
- Torna indietro, rifa’ lo stesso percorso e lo troverai – gli suggerisce la grande quercia.
Daniele ritorna, correndo leggero come il vento, ora che è senza corpo. Rifa’ il percorso e, a un tratto, vede il suo corpo lungo e disteso sulle’erba.
- Che fai lì? Fammi entrare! – dice Daniele. Ma il corpo, appena lui cerca di entrare, si tira indietro. - Perché fai così? Non mi riconosci? Non vedi che sono io? Che sono te? -
- Sì, lo vedo, - gli risponde il corpo – però non ti voglio più!
Daniele è disperato: - Ti prego fammi entrare…fammi diventare visibile! –
- No. – Ma perché? – supplica Daniele.
- Perché mi tratti male. Perché quando corri, pensi solo al piacere di volare. Ma io fatico,. Mi stanco. Non mi rispetti. Non ti voglio più!
E il corpo, con un balzo, salta su albero e resta lì. Daniele tenta di salire anche lui, ma scivola e cade. Riprova e ci riesce. Sta per entrare nel suo corpo quando… si sveglia.
Era un bel giorno di sole e pensò di andare, come le altre volte, nel parco. E ci andò. Correva veloce sull’erba, ma pensa al sogno. Qualcosa era cambiato in lui. Correva, ma non trascurava di ascoltare il suo corpo.
Se al corpo piaceva, accelerava, se invece cominciava a soffrire, rallentava e si fermava. Lui e il suo corpo erano amici e si rispettavano. Correvano insieme.
1. viottoli: stradine, sentieri tra i campi.
2. avere le ali ai piedi: è così contento di correre che gli sembra di avere le ali ai piedi, cioè di volare
3. gli obietta: gli fa un’obiezione, gli fa osservare che ha torto
4. di stucco: sorpreso
Dopo avere ascoltato il brano, rispondi alle domande sul tuo quaderno.
1 A Daniele piace molto l’attività fisica. Che cosa in particolare gli piace fare?
2 Dove sfoga Daniele il proprio desiderio di muoversi?
3 Quando corre, che cosa immagina di fare?
4 Che cosa fa Daniele quando il suo corpo gli dà segni di difficoltà?
5 Che cosa gli succede una mattina, quando si ferma presso un chiosco per comprare da mangiare e bere?
6 Quando il barista non lo serve, Daniele pensa che ciò accada perché:
□ non lo vede □ non vuole farlo perché è antipatico
□ non lo considera perché è un bambino □ crede che non abbia soldi
7 Chi spiega a Daniela che cosa sta succedendo?
8 Che cosa fa allora Daniele per rimediare?
9 Per quale ragione il corpo di Daniele si è comportato così?
10 Da lì in avanti, come tratta Daniele il suo corpo?
VALUTAZIONE
Ogni risposta esatta un punto, sotto le quattro risposte è NS
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