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mercoledì 2 ottobre 2013

il clima


















giovedì 1 novembre 2012

geografia in prima media



COSA STUDIEREMO QUEST’ANNO?

L’EUROPA

Il nome Europa deriva:
-         da un termine assiro–fenicio EREB (tramonto) in contrapposizione ad ACU (alba) nome attribuito all’Asia;
-         dai Greci che con il termine Europa indicavano una grande terra, dalle caratteristiche vaghe ma sicuramente diverse da quelle dell’Asia e dell’Africa;
Il Mito di Europa

Questo mito è particolarmente significativo perché Europa, originaria della Fenicia, viene portata dal dio a Creta, luogo d'origine della civiltà europea.
La fanciulla rapita dal toro.
Zeus non era particolarmente soddisfatto della moglie Era e andava spesso in cerca di avventure extra-coniugali. Non poteva mostrarsi nelle proprie fattezze, perché così Era avrebbe facilmente scoperto i suoi tradimenti e, dunque, per ottenere l'amore delle fanciulle di cui si invaghiva, Zeus ricorreva anche agli stratagemmi più bizzarri. Una volta, Zeus si innamorò di Europa, unica figlia femmina di Agenore, della terra di Canaan, e incaricò Ermes di spingere il bestiame di questi fino alla riva del mare presso Tiro, dove Europa e le sue compagne usavano passeggiare. Zeus stesso si confuse nella mandria, sotto le spoglie di un toro bianco come la neve, con un petto robusto e due piccole corna, simili a gemme, tra le quali correva un'unica striscia nera. Europa fu colpita dalla sua bellezza e, poiché il toro si rivelò mansueto come un agnello, cominciò a giocare con lui ponendogli dei fiori in bocca e appendendo ghirlande alle sue corna; infine gli balzò sulla groppa e si lasciò condurre al piccolo trotto fino alla riva del mare. All'improvviso il toro si lanciò nelle onde e cominciò a nuotare, ed Europa sgomenta, volgendo il capo, fissava la riva sempre più lontana: con la mano destra stringeva il corno del toro, con la sinistra un canestro colmo di fiori. Giunto su una spiaggia di Creta, Zeus amoreggiò con Europa in un boschetto di salici presso a una fonte. Agenore mandò i suoi figli in cerca della sorella. Fenice dopo varie peregrinazioni, divenne il capostipite dei fenici. Cilice, a sua volta, si instaurò in un'area sulla costa sudorientale dell'Asia Minore a nord di Cipro e divenne il capostipite dei cilici. Cadmo, il fratello più famoso, è arrivato in Grecia dove si instaurò e fondò la città di Tebe.
Europa divenne la prima regina di Creta. Ebbe da Zeus tre figli: Minosse, Radamanto. e Sarpedonte. che vennero in seguito adottati da suo marito Asterione re di Creta. Dopo la morte di Asterione, Minosse diventa re di Creta. In onore di Minosse e di sua madre, i Greci diedero il nome "Europa" al continente che si trova a nord di Creta.




Nel planisfero muto tracciate a matita i confini dell’Europa, i punti cardinali e i mari più importanti che conoscete



Adesso individuate gli altri continenti e date loro il nome.
Per gli altri continenti è stato più facile?
Perché?
Cos'ha l'Europa di diverso?
Rivediamo la definizione di continente.

 


L’Europa non è un continente dal punto di vista fisico, perché ha dei confini convenzionali proposti nel 1958 da alcuni geografi sovietici: dal Mar Baltico, attraverso gli Urali, l’Ural, il Mar Caspio (il Caucaso resta all’Asia), tra il Mar Nero e il Mar d’Azov fino ai Dardanelli.





CONTINENTI E TETTONICA DELLE PLACCHE



Dai una definizione generale e un nome specifico alle parti colorate.


I CONTINENTI

CONTINENTE: Vasto complesso di terra emersa interamente circondato dalle acque di oceani e mari.
I continenti si distinguono in: antichi (Europa,Asia, Africa); nuovi (Americhe); nuovissimi (Australia, Antartide).

Eurasia:rosso Americhe:verde Africa:giallo Australia:viola Antartide:blu  


 
 











L'Europa e l'Asia non sono separate da oceani e mari, ma costituiscono un'unica terraferma, un solo blocco: Eurasia







Osserva bene i continenti e i loro confini, cosa noti?
I confini dei continenti combaciano, questi continenti che adesso sono lontani presentano aspetti simili ulteriore dimostrazione che in origine erano un'unica terra.








                   LA DERIVA DEI CONTINENTI


Lo scienziato ALFRED WEGENER propose nel 1910 la teoria della DERIVA DEI CONTINENTI secondo la quale una volta i continenti erano uniti in unico blocco: la PANGEA e solo in seguito si erano allontanati. A quei tempi esisteva un unico oceano detto Panthalassa

180 milioni di anni fa il movimento ha prodotto una frattura, e il grande continente si è saparato in un continente a nord, detto Laurasia, e uno a sud chiamato Gondwana, con in mezzo un mare detto mare di Teti (Tetide)

130 milioni di anni fa America del nord ed Eurasia iniziavano a differenziarsi mentre America del sud, Africa e Antartide erano già separati.

40 milioni di anni fa il movimento delle masse continentali ha portato alla forma e alla disposizione dei continenti attuali.



I continenti che vediamo oggi sono il risultato di un processo iniziato molti milioni di anni fa, che inizialmente venne chiamato deriva dei continenti e poi tettonica delle zolle o placche.


Se osservi la terra nel disegno ti accorgi che è composta da vari strati, il più esterno è la crosta terrestre che è divisa in enormi zolle o placche che galleggiano sullo strato sottostante, il mantello, che è più fluido.
I movimenti che avvengono nel mantello fanno spostare le zolle sulla crosta terrestre.








Ciò che mancava all'attenta osservazione di Wegener era una spiegazione di come tutto ciò fosse avvenuto e di quale fosse il "motore" in grado di spostare i continenti. Gli scienziati moderni hanno confermato l'ipotesi di Wegener della deriva dei continenti e hanno formulato la teoria della TETTONICA A ZOLLE, secondo la quale la parte esterna e superficiale della terra non è compatta ma spezzata in tante Zolle Crostali che si muovono.



La crosta terrestre, insieme alla parte più esterna del mantello superiore sottostante, è caratterizzata da un comportamento fragile. La crosta è suddivisa in una decina di "zolle" principali o "placche" di varia forma e dimensione, e anche di numerose micro placche; tutte queste placche si possono paragonare a zattere che "galleggiano" sullo strato immediatamente sottostante del mantello. Per effetto combinato delle elevate temperature e delle pressioni questa parte della terra, pur essendo allo stato solido si comporta come un fluido ad elevata viscosità, i cui movimenti sono significativi in milioni di anni. Le zolle tettoniche si possono muovere e collidere, scorrere l'una accanto all'altra o allontanarsi fra loro. Per tale motivo, nel corso della storia della terra, l'estensione e la forma di continenti ed oceani hanno subito importanti trasformazioni.
 

giovedì 27 settembre 2012

I PUNTI CARDINALI



Sin dall’antichità l’uomo ha osservato il movimento apparente del sole e ha notato che sorge sempre dalla stessa parte, a oriente e tramonta dal lato opposto, a occidente.

I termini oriente e occidente derivano dal latino:
ORIENTE→solem orientem, ovvero sole nascente
OCCIDENTE→ solem occidentem, ovvero sole morente.
Dal latino derivano anche i termini meridione e settentrione:
MERIDIONE→ meridiem, mezzogiorno cioè il punto nel cielo ove si vede il sole a mezzogiorno
SETTENTRIONE→ septem triones, “I sette tori da traino” cioè l’espressione con cui i Romani erano soliti chiamare le sette stelle che formano la costellazione dell’Orsa Maggiore.
Per sapere esattamente dove ci si trova sono stati identificati questi quattro
 punti fondamentali da prendere come riferimento, i PUNTI CARDINALI, i punti
cioè che servono da “cardine”, fondamentali per l’ORIENTAMENTO.
 
I punti cardinali sono chiamati in diversi modi:
EST                     ORIENTE        LEVANTE
OVEST           OCCIDENTE       PONENTE
SUD             MEZZOGIORNO   MERIDIONE
NORD      MEZZANOTTE    SETTENTRIONE
Ci sono anche quattro punti che indicano le posizioni intermedie: nord-est, sud-est, nord-ovest, sud-ovest

ORIENTARSI DI GIORNO
Quando il cielo è sereno, per orientarsi di giorno è sufficiente prendere come punto di riferimento la posizione del sole. E’ un metodo approssimativo, ma se a mezzogiorno ci si volta nella direzione del sole, davanti a noi avremo il sud, alle spalle il nord, a destra l’ovest e a sinistra l’est.

ORIENTARSI DI NOTTE
E di notte? Come ci si può orientare quando non c’è il sole? Sono ancora gli antichi ad aiutarci; osservando il cielo, essi notarono due costellazioni dalla forma particolare: L’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore, formate da sette stelle disposte a forma di carro. Ambedue le costellazioni si trovano a Nord, che in particolare è indicato da una stella dell’Orsa Minore: è la stella Polare.

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA



SAPERSI ORIENTARE
L’uomo ha sempre avuto necessità di spostarsi alla ricerca di cibo o di terre più ospitali e fertili, per ragioni di commercio o di conquista. Per orientarsi nei loro spostamenti, gli antichi cacciatori, marinai, mercanti, viandanti e pellegrini potevano disporre di alcuni punti di riferimento occasionali: un monte, un bosco, un fiume, un isolotto, una roccia caratteristica, un albero particolare …  tutti segnali utili per non smarrirsi.
 
Anche noi oggi ci comportiamo allo stesso modo. Se ci troviamo all’aperto possiamo trovare dei validi punti di riferimento in un laghetto, in un sentiero, nel muschio …
    Questa specie di erbetta, cresce sui tronchi degli alberi o sulle rocce dove non batte il sole: quindi a NORD.
    Se invece siamo in città, un punto di riferimento può essere un’insegna, un cartello stradale, una piazza …
    Ma come facciamo se ci troviamo nel deserto o nel bel mezzo dell’oceano?

giovedì 20 settembre 2012

prove d'ingresso di geografia



1. Ricopia il disegno della rosa dei venti sul quaderno e indica i 4 punti cardinali: Nord, Sud,Ovest, Est


2. Ricopia le definizioni sul quaderno e collega ciascun termine alla relativa descrizione.
CARTA FISICA       CARTA POLITICA      CARTA TEMATICA
A.      La carta che mostra i confini delle regioni e degli stati, le vie di comunicazione e le città.
B.       La carta che mostra la distribuzione sul territorio di un determinato fenomeno: popolazione, industria, precipitazioni.
C.       La carta che mostra le caratteristiche naturali di un territorio: montagne, pianure, corsi d’acqua.


3. Ricopia sul quaderno le seguenti affermazioni e indica se sono vere o false.

  1. Le coste della Toscana sono bagnate dal mar Adriatico                                         V     F
  2. Il Tirreno bagna le coste occidentali della penisola italiana                                    V    F
  3. Le Alpi percorrono l’Italia da nord a sud partendo dalla Liguria                            V    F
  4. Gli Appennini formano un arco montuoso che attraversa l’Italia settentrionale     V    F
  5. Il fiume Po sfocia nel mar Adriatico                                                                        V    F
  6. Il lago più grande d’Italia è il Lago Maggiore                                                          V    F
  7. L’Italia è situata nella regione meridionale dell’Europa                                          V    F
  8. La Pianura Padana si estende nell’Italia settentrionale                                            V    F
  9. Il Campidano è una pianura della Sardegna                                                             V    F
  10. L’Europa è un continente molto grande, il secondo dopo l’Asia                              V    F
  11. In Europa si trovano vaste zone desertiche                                                               V    F
  12. L’Oceano Pacifico bagna le coste occidentali dell’Europa                                       V    F
  13. La Russia è un paese in parte esteso in Europa                                                         V    F

4. Per ciascuna delle 20 regioni italiane indica, sul quaderno, oltre al nome anche la città capoluogo

5. Sul quaderno collega i termini specifici della geografia alla loro definizione corretta.
  
 Pianta, rilievo, valico, paesaggio urbano, paesaggio rurale, confine, settore primario, settore secondario, settore  
 terziario, precipitazioni, foce, clima.

a)       Attività produttive agricole o inerenti l’allevamento, le pesca e lo sfruttamento delle risorse forestali.
b)       Passaggio tra gli opposti versanti di una catena montuosa.
c)       Insieme di montagne di una regione.
d)       Sbocco di un fiume nel mare.
e)       Attività produttive industriali o inerenti l’estrazione e la lavorazione di materie prime.
f)        Paesaggio di campagna.
g)       Rappresentazione grafica in scala di una piccola località
h)       Insieme delle condizioni: temperatura, precipitazioni, umidità venti,che caratterizzano un territorio.
i)         Attività produttive riguardanti i servizi: negozi, banche, scuole, ospedali, alberghi.
j)         Linea convenzionale che delimita la superficie di uno stato o regione.
k)       Piogge, neve, grandine.
l)         Paesaggio di città.