lunedì 19 marzo 2012

Come analizzare un racconto


   

Il racconto è costituito da una trama, cioè l’ossatura fondamentale della storia che si sviluppa nelle sequenze. La sequenza  è una parte di racconto che rivela unità di tempo, luogo, azione, contenuto.
Le sequenze: narrano, descrivono, esprimono giudizi o riflessioni dei personaggi, esprimono giudizi e riflessioni dell’autore.
Per individuare il passaggio da una sequenza all’altra esistono dei segnali indicatori:
a)      introduzione o nascita di un personaggio;
b)      cambiamento di luogo;
c)      cambiamento di tempo;
d)      cambiamento di modalità del testo: passaggio dalla narrazione alla descrizione, al dialogo.
Tra una sequenza e l’altra ci deve essere una differenza di contenuto (a,b,c) o di forma (d).
Il racconto si sviluppa attorno ai personaggi.   I personaggi possono essere analizzati secondo:
-         aspetto;
-         comportamento;
-          sentimenti, carattere.
In base al ruolo che i personaggi hanno nella storia si possono cogliere le relazioni, cioè i rapporti che hanno tra loro. Si possono individuare:
a)      relazioni positive: amore, collaborazione;
b)      relazioni conflittuali: scontro, contrapposizione;
c)      relazioni di indifferenza: i personaggi agiscono vicini senza avere relazioni.
Il racconto può essere narrato:
-         dal protagonista;
-         da un personaggio marginale;
-         da un narratore esterno che sembra sapere e vedere ogni fatto, ogni evento.
Per analizzare un racconto si devono cogliere:
a)      le caratteristiche dei luoghi;
b)      la dimensione temporale come successione o durata.
I personaggi sono l’elemento fondamentale del racconto, oltre i personaggi possono avere un ruolo importante: oggetti, animali, elementi del paesaggio. Oltre le relazioni tra personaggi è importante cogliere l’evoluzione psicologica e le trasformazioni interiori.
I luoghi.  Per analizzare i luoghi occorre (oltre all’individuazione):
-         distinguere se reali o immaginari;
-         enucleare ciò che li caratterizza;
-         riflettere sulle modalità di presentazione:
1.      esauriente e dettagliata;
2.      con annotazioni esplicite riportate dall’autore;
3.      senza nessuna informazione diretta per cui i luoghi vanno dedotti.
-         esaminare il ruolo della descrizione che può:
1.      introdurre le vicende;
2.      interrompere la successione degli eventi;
3.      riflettere e rispecchiare la psicologia dei personaggi.
I tempi. L’analisi dei tempi di una storia riguarda:
-         l’ordine degli avvenimenti narrati che può:
1.      essere cronologico, seguire la successione temporale reale;
2.      anticipare fatti futuri;
3.      ricordare eventi passati.
-         la durata degli avvenimenti. Per esaminare la durata degli avvenimenti occorre riflettere sul rapporto tra tempo del discorso e tempo della storia. Il tempo della storia è il tempo della durata reale degli avvenimenti, il tempo del discorso è il tempo della narrazione. Si possono verificare tre tipi di rapporto tra i due diversi tempi:
1.      il tempo del discorso è più breve di quello della storia, narratore che riassume;
2.      il tempo del discorso è uguale a quello della storia, dialoghi;
3.      il tempo del discorso è più lungo di quello della storia, il narratore sospende il racconto per lunghe riflessioni o descrizioni.

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