COMPLETARE
UNA FAVOLA
Ti
presentiamo la situazione iniziale e la morale di una favola di
Esopo. Completa la favola scrivendo lo sviluppo e la conclusione.
Attenzione: dovranno essere logici e soprattutto coerenti con la
morale chiaramente espressa.
IL
PAVONE E LA GRU
Il
pavone rideva della gru e ne criticava il colore dicendo: «Io sono
vestito di rosso e d'oro, ma tu non hai nulla di bello sulle ali».
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È
meglio essere mal vestiti, ma degni di ammirazione, piuttosto che
vivere ingloriosamente, facendo vanto delle proprie ricchezze.
(da
Favole, trad. di E. Ceva Valla, Rizzoli, Milano, 1989)
IL PAVONE E LA GRU
Il pavone rideva della gru, e ne
criticava il colore, dicendo: - Io son vestito di porpora e
d'oro, ma tu non hai nulla di bello sulle ali.
- Ma io - rispose l'altra, - canto
vicino alle stelle e volo nell'alto dei cieli. Tu, invece, come un
galletto, giri per la terra in mezzo alle galline.
È meglio essere mal vestiti, ma
degni d'ammirazione, piuttosto che vivere ingloriosamente1,
vantandosi delle proprie ricchezze.
CONTINUARE
UNA FAVOLA AGGIUNGENDO UNA CODA
Leggi
la seguente favola di Fedro.
IL
CORVO E LA VOLPE
Il
corvo aveva rubato da una finestra un pezzo di formaggio; appollaiato
sulla cima di un albero, era pronto a mangiarselo, quando la volpe lo
vide e si mise a parlargli così: «Che lucentezza hanno le tue
penne, corvo! Che nobile portamento è il tuo e che volto! Se avessi
una bella voce, nessun uccello sarebbe superiore a te». Allora
quello sciocco, mentre voleva esibire la sua voce, lasciò cadere
dalla bocca il formaggio, che la volpe astuta fu pronta ad afferrare
con i suoi avidi denti.
Ora
continua la favola aggiungendo una «coda», cioè immaginando che
cosa può succedere dopo. Ad esempio, puoi immaginare che il corvo,
derubato del formaggio, decida di allearsi con alcuni suoi amici
corvi per vendicarsi della volpe, così...
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CONCLUDERE
UNA FAVOLA CON UN “FINALE A SORPRESA”
Leggi
attentamente la seguente favola di Jean de La Fontaine che
presenta un «finale a sorpresa». Quale potrebbe essere un altro
«finale a sorpresa»? Inventalo tu.
IL
LEONE E IL MOSCERINO
«Vattene,
spregevole insetto, rifiuto della terra!» Così il leone parlava un
giorno al moscerino. E il moscerino gli dichiarò guerra. «Tu pensi»
gli disse, «che il tuo titolo di re degli animali mi faccia paura?»
Disse queste parole e passò all'attacco. Per cominciare, gli
girò al largo, poi piombò sul collo del leone, che divenne quasi
folle: aveva la bava alla bocca, gli occhi gli scintillavano,
ruggiva. Il piccolo moscerino bersaglia la belva in cento punti: ora
gli pizzica la schiena, ora il muso, ora penetra nelle narici.
L'infelice leone si strazia con i suoi movimenti rabbiosi, si frusta
i fianchi con la coda, batte l'aria che non ha colpa di niente: il
suo furore lo sfinisce, lo abbatte al suolo stremato. Il
moscerino si ritira glorioso dal combattimento.
Finale
a sorpresa
Il
moscerino vola dappertutto ad annunciare la sua vittoria, e lungo la
strada incontra l'imboscata di una ragnatela: così, è finita anche
per lui.
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