giovedì 1 novembre 2012

CONTINENTI E TETTONICA DELLE PLACCHE



Dai una definizione generale e un nome specifico alle parti colorate.


I CONTINENTI

CONTINENTE: Vasto complesso di terra emersa interamente circondato dalle acque di oceani e mari.
I continenti si distinguono in: antichi (Europa,Asia, Africa); nuovi (Americhe); nuovissimi (Australia, Antartide).

Eurasia:rosso Americhe:verde Africa:giallo Australia:viola Antartide:blu  


 
 











L'Europa e l'Asia non sono separate da oceani e mari, ma costituiscono un'unica terraferma, un solo blocco: Eurasia







Osserva bene i continenti e i loro confini, cosa noti?
I confini dei continenti combaciano, questi continenti che adesso sono lontani presentano aspetti simili ulteriore dimostrazione che in origine erano un'unica terra.








                   LA DERIVA DEI CONTINENTI


Lo scienziato ALFRED WEGENER propose nel 1910 la teoria della DERIVA DEI CONTINENTI secondo la quale una volta i continenti erano uniti in unico blocco: la PANGEA e solo in seguito si erano allontanati. A quei tempi esisteva un unico oceano detto Panthalassa

180 milioni di anni fa il movimento ha prodotto una frattura, e il grande continente si è saparato in un continente a nord, detto Laurasia, e uno a sud chiamato Gondwana, con in mezzo un mare detto mare di Teti (Tetide)

130 milioni di anni fa America del nord ed Eurasia iniziavano a differenziarsi mentre America del sud, Africa e Antartide erano già separati.

40 milioni di anni fa il movimento delle masse continentali ha portato alla forma e alla disposizione dei continenti attuali.



I continenti che vediamo oggi sono il risultato di un processo iniziato molti milioni di anni fa, che inizialmente venne chiamato deriva dei continenti e poi tettonica delle zolle o placche.


Se osservi la terra nel disegno ti accorgi che è composta da vari strati, il più esterno è la crosta terrestre che è divisa in enormi zolle o placche che galleggiano sullo strato sottostante, il mantello, che è più fluido.
I movimenti che avvengono nel mantello fanno spostare le zolle sulla crosta terrestre.








Ciò che mancava all'attenta osservazione di Wegener era una spiegazione di come tutto ciò fosse avvenuto e di quale fosse il "motore" in grado di spostare i continenti. Gli scienziati moderni hanno confermato l'ipotesi di Wegener della deriva dei continenti e hanno formulato la teoria della TETTONICA A ZOLLE, secondo la quale la parte esterna e superficiale della terra non è compatta ma spezzata in tante Zolle Crostali che si muovono.



La crosta terrestre, insieme alla parte più esterna del mantello superiore sottostante, è caratterizzata da un comportamento fragile. La crosta è suddivisa in una decina di "zolle" principali o "placche" di varia forma e dimensione, e anche di numerose micro placche; tutte queste placche si possono paragonare a zattere che "galleggiano" sullo strato immediatamente sottostante del mantello. Per effetto combinato delle elevate temperature e delle pressioni questa parte della terra, pur essendo allo stato solido si comporta come un fluido ad elevata viscosità, i cui movimenti sono significativi in milioni di anni. Le zolle tettoniche si possono muovere e collidere, scorrere l'una accanto all'altra o allontanarsi fra loro. Per tale motivo, nel corso della storia della terra, l'estensione e la forma di continenti ed oceani hanno subito importanti trasformazioni.
 

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