lunedì 29 agosto 2011

PROVE D'INGRESSO: dettato

Dettato

IL MIO NOME E’ RANIA
Rania Hammad

Una delle cose che le mie amiche mi chiedevano sempre era perché mi chiamavo Rania. E si dispiacevano quanto me quando gli altri ragazzini mi prendevano in giro chiamandomi “ragnatela” o “rana”. Forse il soprannome che mi dava più fastidio era “uomo ragno”.
Un giorno tornai a casa quasi in lacrime e domandai a mia madre perché mi avevano dato quel nome così ridicolo. Lei mi rispose che in arabo ha un significato bellissimo: “sguardo profondo”. Da allora ne diventai orgogliosa e quando qualche dispettoso mi prendeva in giro mi vendicavo trovando un nomignolo anche per lui.


VALUTAZIONE
Tutto giusto=10
1 errore=9,5
2 errori=9
3 errori=8,5
4 errori=8
5 errori=7
6 errori=6
7=5
8=4,5
9=4
Più di 10 errori = NS

PROVE D'INGRESSO: competenmze ortografiche

Competenze ortografiche
1. Ricopia sul quaderno le parole segnando l’accento su quelle che lo richiedono.
Virtu, pensiero, gia, laggiu, antico, perche, anche, basta, ventitre, bellezza, liberta, piu, bonta, no, quale, caffe, dove, sentiero, qualche, lunedi, estate, qui, poi, donna, sale, sei.

2. Metti in ordine, sul quaderno, le seguenti parole secondo il criterio alfabetico.
Mare, sale, cortile, diurno, bestiale, crepaccio, ancora, treno, scoglio, verdura, maschio estate, muro, nastro, destino, bevande, trattoria, farfalla, icona, zucca.


Soluzioni competenze ortografiche
N 1 10 punti
N 2 10 punti (togliere 1 per errore)

PROVE D'INGRESSO: competenze grammaticali

Competenze grammaticali
1. Nelle seguenti frasi riconosci le diverse parti del discorso e inseriscile esattamente nello schema preparato sul tuo quaderno.
SCHEMA Nomi……………………………………………..
Articoli…………………………………………..
Verbi………………………………………………
Aggettivi………………………………………….
Pronomi…………………………………………
1. Il peso di questo zaino è eccessivo. 2. Oggi non torno per il pranzo 3. La casa di Anna si trova tra due strade secondarie. 4. In quel parco ci sono molti giochi per i bambini. 5. Ho studiato ma non sono contenta dei risultati. 6. Fra noi e loro esistono differenze notevoli.

2. Completa le seguenti frasi coniugando, sul quaderno, il verbo dato tra parentesi, di cui è indicato modo e tempo (attento alla persona)
Io e Luigi (amare – ind. pres.)……. molto la montagna.
Alcune reti televisive (trasmettere – ind. fut.)….. tutte le partite di coppa.
Mariangela e Valeria (apprezzare – ind. pres.)….la cucina cinese.
Tu e la tua amica sicuramente (concludere – ind. pass. pross.)…… il vostro lavoro.
Il presidente (pronunciare – ind. pass. rem.)……il proprio discorso di fronte a un pubblico ostile.
L’estate scorsa il caldo (essere – ind. imperf.)…… soffocante.
Credo che tuo padre (capire – cong. pres.)……perfettamente la situazione.
Per favore mi ( dare – cong. pres.) …… un chilo di pane.
Sono partito alle dieci da Torino e (arrivare – ind. pass. pross.)….. a Roma cinque ore dopo.
Al mio cane non (piacere – ind. pres.) …..l’acqua.


PROVE D'INGRESSO: comprensione lingua scritta

Gli alunnni leggeranno il breno in silenzio e poi risponderanno alle domande.

II Segreto del Colosseo
Gianni Rodari
Questa è una storia vera. Un passero cresceva in casa di un vigile ur­bano amico mio. Lo aveva trovato per terra presso il capolinea del 28 una mattina presto: doveva essere caduto dal nido, perché non sapeva volare.
Il vigile lo portò a casa, lo nutrì, gli fece il nido in un vecchio kepi1 di sughero, di quelli che i vigili portano d'estate. Lo chiamò Sasà e gli voleva un gran bene.
Anche il passero gliene voleva. Per esempio, se squillava il campanello e qualcuno entrava in casa, il passero continuava tranquillamente a fare quel che stava facendo: passeggiare sotto il tavolo, becchettare in cu­cina, esplorare sotto i mobili; ma se entrava il vigile, il passero correva alla porta cinguettando per dargli il benvenuto. Quando la famiglia andava a tavola, il passero s'accoccolava vicino al piatto del vigile e gli beccava i piselli dello spezzatino.
Il vigile aveva un bambino di nome Roberto. Anche Roberto voleva bene al passero e il passero gli voleva bene, ma non come al padre. Una mattina Sasà fu trovato morto e Roberto scoppiò in lacrime.
- Non piangere - gli disse il padre. - Ora mettiamo Sasà in questa scatoletta. Tu sta' attento che nessuno lo tocchi e dopo pranzo lo por­tiamo a seppellirlo.
Alle due il vigile tornò dal suo lavoro; pranzò con la famiglia, poi, sic­come aveva mezza giornata di libertà, prese Roberto per mano, si mise in tasca la scatoletta con il povero Sasà e uscì. Prima però aveva invol­tato la scatoletta in un robusto foglio di carta da zucchero2 e l'aveva le­gata con uno spago in croce.
- Vieni - disse a Roberto.
- Dove lo portiamo? - domandò il bambino. - Al cimitero?
- No, là non ce lo lasciano mettere. E poi è un passero: sotto terra non ci starebbe bene.
-Allora dove? .
- Vedrai - disse il vigile.
Montarono su un filobus; scesero in centro; aspettarono un autobus e con questo arrivarono fino in piazza del Colosseo. Roberto non aveva mai visto il Colosseo e gli parve così grande che non ci stava negli occhi.
Padre e figlio entrarono al Colosseo, fecero il giro della vasta arena su cui un tempo combattevano leoni e gladiatori, salirono sulla prima gal­leria dove c'è il palco dell'imperatore, salirono sulla seconda galleria e poi sul terrazzino più alto. Di lassù si vedeva tutto l'interno del Co­losseo e si respirava un'aria così forte che dava le vertigini. Il vigile si guardò attorno per assicurarsi che i guardiani non lo stessero spiando; poi si tolse la scatoletta di tasca, la infilò in una fenditura tra due massi e la ricoperse di terriccio e di calcinacci grattati lì intorno. Ogni volta che vado al Colosseo mi fermo a guardare i turisti di tutto il mondo che scattano fotografie e si fanno spiegare dai ciceroni3 i gla­diatori, i leoni, i cristiani, gli imperatori, e via dicendo. E mi viene un po' da ridere a pensare che la cosa più curiosa e gentile di tutto il Co­losseo, che è così grosso e così vecchio, è un piccolo passero sepolto lassù lassù nella sua scatoletta avvolta nella carta da zucchero. In ogni cosa c'è sempre un piccolo segreto che i ciceroni non conoscono.


1 kepi: cappello di forma cilindrica con visiera.
2 involtato ... carta da zucchero: avvolto in un foglio di carta spessa, del tipo che veniva utilizzato per la vendita dello zuc­chero in passato.
3 ciceroni: guide che de­scrivono un luogo o un monumento ai turisti.







Dopo avere letto il brano, rispondi alle domande sul tuo quaderno.

1 L'autore dice di raccontare una storia vera o inventata?
2 In quale città italiana, secondo te, è ambientata questa storia? Motiva la tua risposta.
3 Che cosa trova un giorno un vigile?
4 Dove lo trova?
5 Per quale ragione il vigile pensa che il passero sia caduto dal nido?
6 Quale differenza di comportamento ha il passero, se in casa arriva una persona qualunque o il vigile?
7 Chi è Roberto?
8 Chi è Sasà?
9 Quando il passero muore, per quali ragioni non lo portano al cimitero?
10 Dove viene riposto il corpo del passero morto?
11 Dove viene portato il passero?
12 Inquale punto preciso viene collocata la scatoletta con il corpo del passero?
13 Qual è la cosa più curiosa e gentile di tutto il Colosseo, che fa ridere l’autore, quando ci pensa?
14 Che cosa si può trovare sempre, secondo l’autore, “in ogni cosa”?
15 Nella frase “doveva essere caduto dal nido”, il verbo doveva indica:
¨Una necessità ¨Un obbligo ¨Una probabilità ¨Un divieto
16 Nell’espressione “becchettare in cucina”, il verbo becchettare significa:
¨Beccare qua e là ¨Beccare una volta ogni tanto ¨Beccare solo per bere ¨Beccare per difendersi
17 Quando l’autore dice “il passero s’accoccolava”, che cosa intende?
18 Che cosa significa “legata con uno spago in croce?
19 Nell’espressione”montarono su un filobus”, il verbo montare significa salire. Che cosa significa, invece,
nell’espressione “montare un modellino”?
20 Che cosa significa “il Colosseo.. gli parve così grande che non ci stava negli occhi”?
¨Che è tanto grande che vederlo gli fa venire male agli occhi
¨Che è tanto grande da non poter essere visto con un unico sguardo
¨Che è così grande che gli viene da piangere
¨Che è così grande che non si può fotografare
21 Nell’elenco seguente trova la parola che non è sinonimo (cioè che non ha lo stesso significato) di “fenditura”.
Spaccatura, angolo, buca, crepa.




TABELLA DI VALUTAZIONE
21=10
20=9,5
19=9
18=8,5
17=8
16=7,5
15=7
14=6,5
13=6
12=5,5
11=5
10=4,5
9=4
<8=3 ns

PROVE D'INGRESSO: comprensione ascolto

Gli alunni ascolteranno la lettura dell'insegnante e poi risponderanno alle domande.

DANIELE E IL SUO CORPO
Mario Lodi

A tutti i bambini piace correre. Ma come Daniele non c’è nessuno. A lui piace correre, saltare fossi, rotolarsi per terra, arrampicarsi sugli alberi come una scimmia, fare una ruota col corpo.
Vicino al suo paese, c’è un parco grandissimo aperto a tutti. È lì che lui si scatena correndo liberamente in mezzo agli alberi, sui viottoli¹, le stradine e i prati.
Quando corre è come un cavallo pazzo: immagina di scavalcare colline e montagne, di saltare fiumi e vallate, come il vento. Il suo corpo è agile e forte, però a volte si stanca, vorrebbe riposare un po’. Ma Daniele non l’ascolta: anche se i polmoni respirano con affanno, il cuore batte fortissimo e le gambe fanno male, Daniele non si ferma: corre, corre, corre sempre più forte.
Una mattina di sole, nel parco, Daniele si mette a correre, anzi a volare, perché gli pare proprio di avere le ali ai piedi². Corre per due ore e non è ancora stanco. Corre altre due ore ed è come se avesse appena iniziato. Il suo corpo non dà alcun segno di stanchezza. Meglio così, pensa. Passa davanti a un chiosco e sente odor di pizza. Si ferma per mangiare e bere qualcosa. Ci sono altri due che attendono e il barista li serve. Quando tocca a lui, ordina: - una pizza! – ma il barista è come se non lo sentisse e non lo vedesse. Daniele ci resta male. Ripete: - una pizza! – ma quello nemmeno si volta. E’ arrabbiato e meravigliato. Che succede? Si allontana e dice: - Agli altri bada e a me no, perché sono un bambino. Non è giusto!
- Invece sì – gli obietta³ qualcuno da dietro.
Si volta e non vede nessuno. Ci sono solo gli alberi e il prato.
- Bah, si vede che me la sono immaginata, quella voce!
- Non te la sei immaginata. È la nostra voce – dicono gli alberi. Daniele resta di stucco4.
Gli alberi gli spiegano il mistero; - il barista non ti dà la pizza perché non ti vede. Noi sì, ti vediamo, gli altri no.
- Questa è bella! – dice Daniele. – E si può sapere perché? –
- Perché non hai più il corpo!_-
In quel momento arrivano dei ragazzi, e Daniele chiede loro: - per favore, mi dite che ora è? –
Ma quelli gli passano vicino e no rispondono.
- Non ti hanno visto – spiega il pioppo. – Sei invisibile – aggiunge il platano.
- Solo noi alberi ti vediamo, e nessun altro – conferma il gelso.
Allora Daniele grida: - Il mio corpo dov’è? –
- Torna indietro, rifa’ lo stesso percorso e lo troverai – gli suggerisce la grande quercia.
Daniele ritorna, correndo leggero come il vento, ora che è senza corpo. Rifa’ il percorso e, a un tratto, vede il suo corpo lungo e disteso sulle’erba.
- Che fai lì? Fammi entrare! – dice Daniele. Ma il corpo, appena lui cerca di entrare, si tira indietro. - Perché fai così? Non mi riconosci? Non vedi che sono io? Che sono te? -
- Sì, lo vedo, - gli risponde il corpo – però non ti voglio più!
Daniele è disperato: - Ti prego fammi entrare…fammi diventare visibile! –
- No. – Ma perché? – supplica Daniele.
- Perché mi tratti male. Perché quando corri, pensi solo al piacere di volare. Ma io fatico,. Mi stanco. Non mi rispetti. Non ti voglio più!
E il corpo, con un balzo, salta su albero e resta lì. Daniele tenta di salire anche lui, ma scivola e cade. Riprova e ci riesce. Sta per entrare nel suo corpo quando… si sveglia.
Era un bel giorno di sole e pensò di andare, come le altre volte, nel parco. E ci andò. Correva veloce sull’erba, ma pensa al sogno. Qualcosa era cambiato in lui. Correva, ma non trascurava di ascoltare il suo corpo.
Se al corpo piaceva, accelerava, se invece cominciava a soffrire, rallentava e si fermava. Lui e il suo corpo erano amici e si rispettavano. Correvano insieme.
1. viottoli: stradine, sentieri tra i campi.
2. avere le ali ai piedi: è così contento di correre che gli sembra di avere le ali ai piedi, cioè di volare
3. gli obietta: gli fa un’obiezione, gli fa osservare che ha torto
4. di stucco: sorpreso

Dopo avere ascoltato il brano, rispondi alle domande sul tuo quaderno.

1 A Daniele piace molto l’attività fisica. Che cosa in particolare gli piace fare?
2 Dove sfoga Daniele il proprio desiderio di muoversi?
3 Quando corre, che cosa immagina di fare?
4 Che cosa fa Daniele quando il suo corpo gli dà segni di difficoltà?
5 Che cosa gli succede una mattina, quando si ferma presso un chiosco per comprare da mangiare e bere?
6 Quando il barista non lo serve, Daniele pensa che ciò accada perché:
□ non lo vede □ non vuole farlo perché è antipatico
□ non lo considera perché è un bambino □ crede che non abbia soldi
7 Chi spiega a Daniela che cosa sta succedendo?
8 Che cosa fa allora Daniele per rimediare?
9 Per quale ragione il corpo di Daniele si è comportato così?
10 Da lì in avanti, come tratta Daniele il suo corpo?




VALUTAZIONE
Ogni risposta esatta un punto, sotto le quattro risposte è NS

PROVE D'INGRESSO: competenza lessicale

Competenza lessicale

Esercizio 1. Sul tuo quaderno scegli la definizione corretta delle seguenti parole.
Opportuno=□Adatto, appropriato □Esatto, preciso □Chiaro, comprensibile □Esagerato, eccessivo
Esperto= □ Esterno □ Agile □ Competente □ Semplice
Angosciante= □ Che annoia □ Che infastidisce □ Che tormenta □ Che soffre
Tetro= □Scuro, cupo □ Chiaro, luminoso □ Ampio, vasto □ Stretto, chiuso
Longevo= □ Che si può versare □ Che ama la vita □ Che è logorato □ Che vive a lungo
Ispido= □ Peloso □ Spesso □ Insipido □ Ispirato

Esercizio 2. Sul tuo quaderno indica il termine contrario.

Antico.
Facile
Debole
Aperto
Scuro
Salato
Luminoso
Ruvido
Gradito
Atteso
Pensieroso
Introverso
Egoista
Duraturo
Dannoso



VALUTAZIONE

21=10
20=9,5
19=9
18=8,5
17=8
16=7,5
15=7
14=6,5
13=6
12=5,5
11=5
10=4,5
9=4
<8=3 ns

PROVE D'INGRESSO: comprensione lessicale

Esercizio 3. Ciascuna delle seguenti parole, così come sono scritte, può avere due diversi significati. Indicali entrambi con parole tue sul quaderno.

Pesca
Boa
Riso
Dama
Fronte
Chiese
Canale
Radio
Rosa


Esercizio 4. Individua e scrivi sul quaderno la parola che, sulla base del significato, non ha nulla in comune con le altre della serie proposta
Ostello, albergo, motel, gelateria.
Calciatore, nuotatore, tennista, rugbista
Carota pera, mela, banana
Monte Bianco, Gran Sasso, Appennini, Cervino
Venticinque, sessantasei, novantatrè, centotrentuno
Mare, lago, fiume, oceano
Stella Polare, Sole, Alpha Centauri, Orsa Minore
Remo, pedale, maniglia, penna
Albero, foglia, tronco, radice


N 3 vale 2 punti a risposta


VALUTAZIONE

27=10 26=9,5 25 =9+ 24=9 23=8,5 22=8+ 21=8 20=7,5 19=7+ 18=7 17=6,5 16=6+ 15=6 14= 5,5 13=5+ 12=5 11=4 sotto il 10=Ns